Infertilità femminile, cos’è?
Comunemente si parla di infertilità femminile quando una donna non riesce a concepire, nonostante rapporti non protetti, nonché tentativi mirati nei giorni potenzialmente fertili del ciclo mestruale. Medicalmente si inizia ad utilizzare tale terminologia quando sono trascorsi almeno 12 mesi senza che si sia instaurata la desiderata gravidanza, range temporale che si abbassa a 6 mesi quando la donna ha superato i 35 anni o in presenza di altri fattori di rischio.
INFERTILITÁ ≠ STERILITÁ
Anche se spesso i due termini vengono confusi, occorre precisare che vi è una distinzione netta tra infertilità e sterilità. Quest’ultima definisce infatti una impossibilità a concepire dovuta a cause e fattori sulle quali cui non è possibile intervenire. Invece l’infertilità è una condizione sulla quale si può intervenire.
Infertilità femminile: possibili cause
Trascorse le tempistiche sopra individuate la donna, guidata dal proprio ginecologo, inizierà probabilmente ad indagare per individuare le possibili cause alla base del mancato concepimento e come, laddove possibile, intervenire. Parallelamente sarà ovviamente anche il partner ad effettuare le opportune analisi per valutare la propria fertilità.
Diverse sono le possibili cause alla base dell’infertilità femminile che, volendo operare una classificazione, possiamo suddividere in:
altre possibili cause
PCOS tra le maggiori cause dell’infertilità femminile, perchè?
Tra le cause di tipo ormonale, di fondamentale rilievo è la PCOS oggi identificata come una delle maggiori cause dell’infertilità femminile.
Tra le cause di tipo ormonale, di fondamentale rilievo è la PCOS oggi identificata come una delle maggiori cause dell’infertilità femminile.
La Pcos colpisce fra il 5 e il
10% delle donne
La PCOS colpisce fra il 5 e il 10% delle donne in età riproduttiva ed è una patologia caratterizzata da:
Nel contempo le donne presentano sovrappeso/obesità e un difetto metabolico che determina insulino-resistenza con iperinsulinemia compensatoria, anche indipendentemente dal peso.
L’eccesso dei livelli di insulina nel sangue stimola, a livello ovarico e surrenalico, la produzione di androgeni nonché si assiste ad un’eccessiva produzione di LH con conseguente sbilanciamento di quegli ormoni che sono deputati alla regolazione del ciclo mestruale e ovulatorio.
SQUILIBRIO NEL
RAPPORTO
LH/FSH E
IPERANDROGENISMO
ASSENZA DI OVULAZIONE
INFERTILITÁ
SQUILIBRIO NEL RAPPORTO LH/FSH E IPERANDROGENISMO
ASSENZA DI OVULAZIONE
INFERTILITÁ
Ecco perché la Policistosi ovarica è molto spesso alla base dell’infertilità femminile.
IL PROFESSORE
ALESSANDRO GENAZZANI, SPECIALISTA IN GINECOLOGIA E OSTETRICIA CI AIUTA A COMPRENDERE LA POLICISTOSI OVARICA E IL LEGAME CON LA FERTILITÀ FEMMINILE, NONCHÈ IL RUOLO BENEFICO DEL DCI NEL TRATTAMENTO DELLA STESSA
Il DCI un alleato per
la fertilità, perchè?
1. Il suo ruolo nel trattamento della PCOS
Il trattamento della PCOS dovrebbe prevedere come primo obiettivo il miglioramento del quadro metabolico, ecco perché si fa ricorso, insieme al cambiamento dello stile di vita, a farmaci insulino-sensibilizzanti, che migliorano l’utilizzazione del glucosio riducendo l’iperinsulinemia compensatoria.
Non è raro, però, che i suddetti farmaci portino ad effetti collaterali, soprattutto gastrointestinali che ne limitano l’uso.
La scoperta che gli inositoli siano coinvolti nel mantenimento del corretto metabolismo del glucosio ha ampliato l’armamentario terapeutico dando la possibilità di non avere effetti indesiderati e raggiungere allo stesso tempo l’obiettivo terapeutico.
È stato evidenziato come, in condizioni di insulino-resistenza il DCI, normalmente coinvolto nella trasduzione del segnale dell’insulina, risulta deficitario. Una carenza che può essere alla base dell’insorgere dell’insulino-resistenza stessa. Nelle donne con PCOS si hanno basse concentrazioni di DCI, ciò dovuto ad una ridotta conversione ad opera dell’enzima epimerasi, cosa ancora più evidente in donne sovrappeso/obese e in caso di predisposizione familiare al diabete.
DONNE AFFETTE DA PCOS
RIDOTTA CONVERSIONE DEL DCI AD OPERA DELL’ENZIMA EPIMERASI
CARENZA DCI
DONNE AFFETTE
DA PCOS
RIDOTTA CONVERSIONE DEL DCI AD OPERA DELL’ENZIMA EPIMERASI
CARENZA DCI
Assumere una quota complementare di DCI tramite appositi integratori aiuta ad interrompere questo circolo vizioso e a ripristinare la corretta risposta all’insulina, superando l’ostacolo funzionale dell’enzima epimerasi.
Dal punto di vista della fertilità questo vuol dire:
2. Il D-Chiro-Inositolo per migliorare la qualità ovOcitaria
Oltre ad effetti benefici sulla regolarità del ciclo mestruale e quindi sulla fertilità di donne affette da PCOS, diversi studi hanno dimostrato gli effetti benefici del D-Chiro-Inositolo anche sulla qualità ovocitaria. Una funzionalità che rende il DCI alleato della fertilità anche perché: