Inositolo e gravidanza: quali sono i benefici di questo integratore nella ricerca di un figlio? Regolarizza ciclo ovulatorio e ciclo mestruale, migliora la glicemia, riduce la quantità di ormoni maschili in circolo, abbassa i livelli di trigliceridi e migliora la pressione sanguigna. Tutte queste potenzialità racchiuse in una sola parola: inositolo.
Secondo numerosi studi, l’inositolo conosciuto anche come vitamina B7 è un grande alleato per le donne che sono in cerca di una gravidanza, ma sono affette dalla sindrome dell’ovaio policistico. A quanto pare l’inositolo aiuta a rimanere incinta più velocemente rispetto a chi non lo integra nella propria routine quotidiana.
La vitamina B7, come era inizialmente conosciuto e chiamato l’inositolo, che viene autoprodotta dal nostro corpo, può essere introdotta anche attraverso alimenti e integratori. Il dosaggio deve essere consigliato dal medico e la possibilità di incorrere in effetti collaterali è veramente bassa.
Inositolo cos’è
Generalmente chiamato vitamina B7, l’inositolo è un nutriente fondamentale per il nostro organismo. Esso viene sia prodotto autonomamente dal nostro corpo, sia immagazzinato attraverso l’assunzione di alcuni alimenti.
Se approfondiamo, però, ciò che emerge è che più che una vitamina vera e propria, l’inositolo è una sostanza “vitamino-simile”. Inizialmente, la comunità scientifica aveva impropriamente definito l’inositolo vitamina B7 in quanto non si conosceva ancora l’origine endogena di questa sostanza e si pensava fosse necessario assumerlo con la dieta. In seguito, è stato scoperto che viene anche sintetizzato dall’organismo e la classificazione come vitamina è oggi superata.
La famiglia degli inositoli è ampia: è una classe di nove stereoisomeri cioè composti che, pur avendo la stessa formula molecolare, presentano proprietà fisiche e comportamenti chimici differenti. E fra questi nove i più studiati sono il D-Chiro-Inositolo (altamente funzionale perchè rappresenta la formula biologicamente attiva del Myo) e il Myo Inositolo.
Inositolo e acido folico
Sono numerosi i casi in cui una donna, che prova a rimanere incinta, assume acido folico. In commercio, però, si trovano diversi integratori che contengo sia acido folico, sia inositolo e a quanto pare questi due elementi insieme sono un valido alleato per rimanere incinta.
Vi state chiedendo perché? Ve lo spieghiamo subito. Acido folico e inositolo insieme favoriscono la regolarizzazione del ciclo ovulatorio, aumentano i livelli di progesterone utili per la gravidanza e riducono il rischio di malformazioni del tubo neurale.
Inositolo fertilità
L’inositolo è una delle molecole più studiate nel mondo della medicina della riproduzione. Esso sembrerebbe essere molto utile per le donne affette dalla sindrome dell’ovaio policistico.
Ma c’è di più: sarebbe emerso da studi clinici che l’inositolo, assunto attraverso un integratore a base di D-Chiro-Inositolo nel periodo precedente al trattamento, migliorerebbe la qualità degli ovociti e degli embrioni nei trattamenti di fecondazione assistita in vitro oltre a potenziare la funzionalità ovarica nelle donne over 40.
Inositolo ovaio policistico
La sindrome dell’ovaio policistico interessa un range di donne che oscilla fra il 5% e il 10% ed è stato dimostrato che l’assunzione di inositolo, in questi casi, è molto efficace. La patologia, a causa di un aumento di ormoni maschili, può causare infertilità o riduzione della fertilità.
L’inositolo agisce riducendo proprio gli androgeni, migliorando l’attività insulinica e metabolica (alcune evidenze parlano anche di una riduzione delle concentrazioni di trigliceridi e colesterolo nel sangue) e regolarizzando l’ovulazione. Elementi, questi, che riequilibrati nel modo corretto aumentano la probabilità di un concepimento spontaneo.